Silent Key

Purtroppo, alcuni compagni che hanno condiviso con noi questo appassionante hobby, ci lasciano; non è umanamente concepibile dimenticare coloro che in qualche modo hanno intersecato la nostra vita, fosse anche solo nel nostro tempo libero. Lo scopo di questa pagina, che purtroppo sarà destinata ad allungarsi, è quello di annotare a me per primo, e a chi sta leggendo, un pensiero di stima e riconoscenza a queste persone, a cui devo il mio essere radioamatore e forse anche... essere uomo.

 

I1HJP, Paolo

A Paolo, prematuramente scomparso all'età di 54 anni, ho voluto dedicare una pagina (basta cliccare sulla foto) perchè è a lui che devo molto di me e sopratutto l'essere radioamatore!

L'incontro é stato "casuale", come sempre accade...

Prof. Sigfrido Leschiutta

Conobbi prof. Leschiutta, parecchi anni fa, quando frequentai il corso di Misure Elettroniche al Politecnico di Torino.

Quest'uomo, m'impressionò subito non solo per la sua preparazione, ma per saper rendere semplici, i concetti più complicati ed astrusi. Inoltre era estremamente pragmatico!

Con il tempo mi rivelò di essere stato radioamatore nei periodi dove avere una auto piena di apparecchiature poteva costituire l'inizio di un lungo iter giudiziario.

Persona, dall'atteggiamento semplice e modesto, aveva una eccletticità spaventosa e conosceva, credo almeno 6 lingue....

Era un ottimo autocostruttore, a tal punto che rimasi a bocca aperta quando vidi un clavicembalo in taratura nel suo laboratorio, che sulla costa aveva la scritta "Sigfrido me fecit"!!!!

Qui lo vediamo quando nel 2006, si presentò alla Sez. ARI di Torino, al tradizionale .mercatino, a vendere un po' di valvole... un professore di fama mondiale!!

Quando fu tempo per la tesi, non ebbi dubbi e andai da lui a chiedergli una tesi di tipo pratico/sperimentale; per verificare il mio grado di praticità, apri un cassetto, estrasse una resistenza e mi chiese "che valore ha questa resistenza?"
Siccome non ero digiuno di queste cose, gli sparai il valore senza esitazione e allora concluse "Lei è un tipo pratico!" Come si fa a non ricordare un uomo così?


Ci ha lasciato a metà maggio 2011.



Foto per cortesia di
IZ1BTS, Giorgio

 

I1YK, Cesare

Conobbi Cesare parecchi anni fa e fu lui a darmi i primi e anche i "secondi" rudimenti sulle attività via satellite.
Anche in questo caso, l'incontro fu "casuale"...

Mi trovavo a Roccaverano (prov. AT), isolato paesino a circa 750 m. s.l.m., convinto che da lì avrei potuto fare ottimi collegamenti, non avendo nessun radioamatore a portata di 10 km almeno; invece dopo poche ore scopriì dell'esistenza di Cesare, che frequentava Roccaverano da tempo, avendo un villino per uso estivo, pur essendo abitante ad Acqui Terme (vedasi anche queste note storiche della Sez. ARI di Acqui Terme).
Non diponendo di una sua foto recente, ho messo la sua QSL che mi consegnò, appena ci siamo conosciuti a Roccaverano.

Tendenzialmente schivo e riservato, con me invece si aprì subito e iniziò dapprima un nutrito scambio d'informazioni sui satelliti per radioamatori e poi una lunga ed appassionata ricerca, con prove di antenne per Oscar 10/13 principalmente.

Era un buon autocostruttore, tant'è che mi mostrò una cicatrice abbastanza estesa all'interno della mano vicino al pollice, dovuta a una folgorazione generata da un elettrolitico di un lineare ancora carico!

Era pittore di professione e dedicò anche la sua arte per il radiantismo; la sua QSL lo rappresenta scherzosamente mentre lancia un satellite con la fionda o, come si può vedere a fianco, dedicare al lancio di ITAMSAT la copertina di RadioRivista.

I1YK, CesareRadio Rivista, copertina di I1YK

I1EOA, Aldo

Conobbi Aldo quando entrai a far parte della Sez. ARI di Nizza Monferrato. Essendo di carattere allegro e di compagnia, pur non avendo degli interessi molto spinti nel nostro settore, ci spronava ad andare avanti anche nei momenti di maggior difficoltà. La sua presenza in Sezione era ovvia a tal punto che quelle poche volte che fu assente, generò perplessità e preoccupazione. infatti, andare in Sezione e trovarlo presente il venerdì sera (giorno di riunione) il sabato e la domenica era un dato di fatto.

Dai modi apparentemente bruschi, di fatto emanava un'energia verso di noi e, quando mancò, quasi improvvisamente si creò un vuoto che ancora oggi incolmabile... Qualcuno sostiene che con la sua scomparsa iniziò il declino della Sezione...

I1EOA, Aldo


I1TDB, Guido

Conobbi Guido ancora bambino, quando giocando con suo figlio (Giorgio, dapprima IW1AUP, ora IZ1BDM), rimasi affascinato dal suo garage pieno di canne da pesca e "fruste nere". Infatti a quel tempo era ancora CB e si dilettava nell'autocostruzione di antenne caricate per la CB.
Lo ritrovai OM in Sezione come radioamatore; di temperamento riservato, elargiva a poco a poco le informazioni meditandole a fondo... mai risposte avventate e posticce.
Fu purtropp il primo a mancare e se ne andò in punta di piedi, così come fu il suo stile di vita...

I1TDB, Guido

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